Il 3 ottobre 2024, Keyline Industries ha ospitato a Conegliano il convegno “How can we rethink the future of industry?”, un’iniziativa organizzata in collaborazione con Arsenalia, gruppo che si occupa di consulenza strategica, integrazione di sistemi e comunicazione creativa multicanale.
È stata un’occasione importante, che ha riunito un’ottantina di partecipanti, favorendo un ricco confronto sul ruolo della trasformazione digitale e sul cambiamento climatico, temi chiave che influenzeranno il futuro delle aziende.
Coordinato da Giacomo Alpago, CEO di Keyline, il tavolo di confronto ha fatto emergere molte riflessioni su come integrare tecnologia, benessere delle persone e dell’ambiente.
Alla domanda iniziale posta da Alpago — “Come possiamo ripensare il futuro dell’industria alla luce della rivoluzione digitale e dell’intelligenza artificiale e degli impatti che esse hanno sulle persone?” — i relatori hanno provato a cercare una risposta che considerasse insieme tecnologia e persone. Giovanni Marta, partner di Arsenalia, ha sottolineato l’importanza di accompagnare le persone nel percorso della trasformazione digitale: “La tecnologia non è sostitutiva, ma complementare”.
Federico Zoppas, managing director di Irca Spa, rimarca l’importanza di modelli digitali attrattivi per le nuove generazioni. Lettura condivisa da Antonella Candiotto, CEO di Galdi srl, che ha raccontato, partendo da un esempio concreto, come le nuove tecnologie possano trasformarsi in sfide entusiasmanti e innestare un cambiamento culturale positivo, quando le persone vengono formate.
Padre Natale Brescianini, monaco benedettino, ha contribuito con una riflessione su come la tecnologia ci obblighi a porci domande fondamentali: “Il rapporto con l’intelligenza artificiale ci sfida a riscoprire ciò che ci rende veramente umani.” Ha avvertito che la tecnologia non dovrebbe diventare una nuova “religione”, sottolineando la necessità di creare un nuovo codice di regole per trovare un nuovo equilibrio.
Giacomo Alpago ha inoltre ribadito la responsabilità delle aziende nella tutela del pianeta. In questa direzione, Keyline e Arsenalia hanno avviato per l’occasione una collaborazione con la Fondazione Mare Vivo, che dal 1985 s’impegna per la protezione del mare. Al confronto era presente la presidente della fondazione, Rosalba Giugni, la quale ha concordato che la tecnologia non può prescindere dall’ecologia.
La serata si è conclusa con un networking di alto livello e una cena curata dal ristorante stellato Dolada, offrendo ai partecipanti un momento di confronto per ispirare un futuro industriale più sostenibile, per le persone e l’ambiente.